Rosita Del Prete

Rosita Del Prete si è laureata in Biologia Molecolare nel 2015 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II sotto la guida della Prof.ssa Maria Vittoria Cubellis. Durante la tesi, in collaborazione con il CNR di Pozzuoli, ha incentrato il suo studio sull’utilizzo di chaperones farmacologici per il trattamento della malattia di Anderson-Fabry, una malattia da accumulo lisosomiale. Nel 2017 ha conseguito un master di II livello in Drug Design and Synthesis presso l’Università degli Studi di Siena. Durante lo stage, sotto la supervisione del Prof. Jean-Denis Docquier, in collaborazione con la Lead Discovery Siena, ha testato una serie di composti sintetici per le loro proprietà antibatteriche e citotossiche. Nel 2021 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Biomolecolari presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli sotto la guida della Prof.ssa Flavia Cerrato e del Prof. Andrea Riccio. Durante il dottorato si è occupata di generare e caratterizzare linee transgeniche di topo che modellano i difetti epigenetici delle sindromi di Beckwith-Wiedemann e Silver-Russell, acquisendo esperienza nel lavorare con modelli murini, oltre che con campioni biologici unici derivanti da pazienti. Di recente, ha cominciato a lavorare nel gruppo della Dott.ssa Anna Kabanova presso la Toscana Life Sciences: in un progetto finanziato da AIRC, si occupa dello studio dei meccanismi di soppressione tumorale nella leucemia linfatica cronica (LLC) delle cellule B.