TLS: su Vaccines nuovo studio su SARS-CoV-2

Nuova pubblicazione sulla rivista internazionale Vaccines del team di ricercatori TLS, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento e la startup BiOMViS inerente allo sviluppo di un vaccino innovativo contro SARS-CoV-2. Il paper dal titolo Immunogenicity and Pre-Clinical Efficacy of an OMV-Based SARS-CoV-2 Vaccine descrive lo sviluppo preclinico con dati di immunogenicità ed efficacia di un vaccino contro il Covid-19 basato sull’utilizzo di Outer Membrane Vesicles (OMVs), particolari vescicole di membrana rilasciate dai batteri Gram negativi.

Lo studio sul SARS-CoV-2. La pubblicazione, che porta la firma di Alberto Grandi, Michele Tomasi, Irfan Ullah, Cinzia Bertelli, Teresa Vanzo, Silvia Accordini, Assunta Gagliardi, Ilaria Zanella, Mattia Benedet, Riccardo Corbellari, Gabriele Di Lascio, Silvia Tamburini, Elena Caproni, Lorenzo Croia, Micol Ravà, Valeria Fumagalli, Pietro Di Lucia, Davide Marotta, Eleonora Sala, Matteo Iannacone, Priti Kumar, Walther Mothes, Pradeep D. Uchil, Peter Cherepanov, Martino Bolognesi, Massimo Pizzato e Guido Grandi, nasce in concomitanza allo scoppio della pandemia da Covid-19, nei primi mesi del 2020. Il gruppo di ricercatori, coordinato dai professori Guido Grandi, Massimo Pizzato e da Michele Tomasi dell’Università di Trento e Alberto Grandi, ricercatore di TLS e CSO di BiOMViS, ha identificato domini all’interno Receptor Binding Domain della proteina Spike di SARS-CoV-2 che sono coinvolti nel legame con il recettore ACE2 umano e quindi cruciali per la capacità del virus di infettare le cellule.

Siamo riusciti – spiega Alberto Grandi, ricercatore TLS – grazie a un’innovativa piattaforma vaccinale basata sull’utilizzo di OMVs ingegnerizzate per la produzione di vaccini contro malattie infettive e immunoterapia dei tumori, di proprietà di BiOMViS, startup affiliata a TLS, a sviluppare un vaccino contro SARS-CoV-2 ingegnerizzando le OMVs con i domini del RBD del virus selezionati. Una volta prodotto, il vaccino è stato testato in prove di immunogenicità grazie all’importante lavoro svolto da Michele Tomasi dell’Università di Trento e al contributo dell’Animal Facility di TLS. I dati hanno dimostrato che in animali immunizzati il vaccino è in grado di generare alti titoli anticorpali specifici contro i domini della Spike”.

Inoltre, grazie al contributo del gruppo dei ricercatori del Professor Massimo Pizzato – prosegue sempre Alberto Grandi – si è visto che tale risposta immunitaria si è dimostrata neutralizzante in saggi in vitro di infezione. Infine, in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano e l’Università di Yale, è stato possibile verificare che il vaccino, somministrato sia per via intramuscolare sia mucosale (intranasale), è capace di conferire totale protezione agli animali sottoposti ad infezione con SARS-CoV-2. Il lavoro presenta in aggiunta dati sulla formulazione rimodulata per le varianti emergenti, in particolare per Omicron BA.1 con dati di immunogenicità e neutralizzazione. Un dato particolarmente interessante è che la formulazione originaria (diretta contro la variante ancestrale) si è dimostrato fortemente cross-protettiva contro le altre varianti testate. Il vaccino quindi si differenzia dalla maggior parte di vaccini disponibili contro il Covid-19 per essere un potenziale “pam-vaccine” in grado di proteggere contro diverse varianti”.

Una piattaforma basata su OMVs ingegnerizzate. Il team di ricerca di TLS, Università di Trento e BiOMViS, è impegnato dal 2016 nello studio delle OMVs. In particolare, è stata sviluppata un’innovativa piattaforma basata su ceppi di E. coli geneticamente riprogrammati tramite approcci di synthetic biology per essere produttori di vescicole particolarmente indicate per lo sviluppo di vaccini ad uso umano. Negli anni, i progressi fatti nello sviluppo della piattaforma hanno consentito al team di generare dati preclinici altamente promettenti nell’immunoterapia dei tumori e nella profilassi di malattie infettive di origine batterica, virale e parassitaria.