Si chiama MAPK15 (Mitogen Activated Protein Kinase 15) ed è la proteina al centro delle attività di ricerca e indagine scientifica del Core Research Laboratory (CRL) di ISPRO (Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica) e dell’Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) diretti da Mario Chiariello presso la Fondazione Toscana Life Sciences a Siena.
Questa proteina svolge un ruolo di prim’ordine nella regolazione dei livelli di stress ossidativo all’interno delle cellule, come dimostrato dallo studio “MAPK15 controls cellular responses to oxidative stress by regulating NRF2 activity and expression of its downstream target genes” recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Redox Biology e condotto dal laboratorio in collaborazione con l’Università degli studi di Siena e la Mass Spectrometry Unit di TLS.
L’attività di ricerca è stata condotta grazie a fondi Next Generation EU, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e da un finanziamento specifico di Regione Toscana/Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO).
Lo studio evidenzia che la proteina MAPK15 interagisce con la proteina NRF2 (NF-E2-Related Factor 2), coinvolta nella regolazione di enzimi antiossidanti e nella difesa contro gli stress ambientali. In particolare, MAPK15 aiuta NRF2 nello svolgere la sua funzione fondamentale di detossificazione della cellula dalle molecole responsabili dello stress ossidativo, i ROS (Reactive Oxygen Species). Inoltre, è stato dimostrato che, in condizioni di stress, come per esempio l’esposizione al fumo di sigaretta, la mancanza di MAPK15 impedisce il corretto funzionamento delle difese antiossidanti della cellula.
“La nostra ricerca, condotta su cellule umane sane e tumorali, con particolare riferimento al polmone – afferma Lorenzo Franci, PhD post-doc del IFC-CNR ed CRL-ISPRO – ha permesso di constatare che i ROS, molecole chimicamente molto reattive, prodotti normalmente dalle cellule, possono aumentare in maniera critica in seguito a stress. Abbiamo inoltre dimostrato che aumentano quando si riducono i livelli della proteina MAPK15 e viceversa. Si tratta di un meccanismo conservato che si verifica in egual misura in cellule sane e in cellule tumorali”.
Lo studio ha rilevato, infatti, un’interazione diretta tra le due proteine MAPK15 e NRF2 e che l’attivazione della proteina NRF2 comporta una migliore capacità detossificante all’interno della cellula sia a livello basale sia sotto stress (es. stress ambientale come il fumo).
Lo studio pubblicato su Redox Biology è stato possibile grazie all’intensa collaborazione con l’Università di Siena e con la Mass Spectrometry Unit (MSU) di TLS. Il gruppo MSU, coordinato da Laura Salvini, ha condotto uno screening iniziale di proteomica su cellule murine dove, abbassando i livelli di espressione di MAPK15, si riducono anche i livelli di espressione di proteine con potere antiossidante controllate da NRF2. Inoltre, la MSU ha contribuito all’identificazione dei siti di fosforilazione su NRF2 da parte di MAPK15, confermando ulteriormente l’interazione diretta tra queste due proteine.
“Lo studio identifica MAPK15 come un nuovo potenziale bersaglio terapeutico per regolare la presenza di ossidanti intracellulari” – conclude Franci – Il nostro gruppo di ricerca proseguirà l’indagine sulla funzione di MAPK15 nel controllare lo stress ossidativo, tema particolarmente importante per la ricerca contro il tumore al polmone e per le malattie croniche a carico dell’apparato”.
Il prosieguo di questo lavoro scientifico si sta già focalizzando in laboratorio su attività di ricerca dedicate alla fibrosi polmonare idiopatica (IPF), una malattia molto invalidante della quale ad oggi non si conoscono con certezza le cause scatenanti ma che, sappiamo, comporta una perdita di funzionalità del tessuto polmonare. Il gruppo si concentrerà sul ruolo della proteina MAPK15 durante la formazione e la progressione della malattia.