Oggi per la nostra rubrica #ScienceWin&Fail vi raccontiamo come si è stata raggiunta la nuova frontiera per lo sviluppo dei vaccini (#win)
Reverse vaccinology. E’ in questa tecnica innovativa, basata sul sequenziamento e sull’analisi del genoma dei patogeni, che sta la chiave di un grande successo scientifico dei nostri giorni: il vaccino multicomponente contro il meningococco B (MenB). Risultato di oltre venti anni di ricerca d’avanguardia, il vaccino segna un traguardo fondamentale contro la meningite meningococcica da Neisseria meningitidis, malattia che causa il maggior numero di morti per meningite in Europa, soprattutto nei bambini piccoli. Il punto di svolta arriva nel 1995, quando Craig Venter pubblica la sequenza genomica di Haemophilus influenzae. Una vera rivoluzione, colta al volo dallo scienziato italiano Rino Rappuoli presso quello che oggi è il Centro Ricerche e Sviluppo di GSK Vaccines di Siena, che avvia da subito una stretta collaborazione con Venter. È lui a fornire l’anima (la sequenza genomica) di MenB a Rappuoli, che mette in moto il suo gruppo di ricerca per aggirare quello che fino ad allora era stato un ostacolo insormontabile: lo zucchero (polisaccaride) presente sulla capsula esterna del batterio è identico a un componente del corpo umano e, quindi, non è riconosciuto come estraneo dal sistema immunitario di chi viene contagiato. La possibilità di analizzare l’intero genoma di MenB porta il gruppo senese ad analizzare e scartare le sequenze che codificano proteine “innocue” e a identificare soltanto quattro sequenze cruciali, che codificano quattro proteine altamente immunogene: sono gli antigeni giusti per dare vita a un vaccino che garantisca la massima copertura nei confronti di MenB. Fino alla messa a punto del vaccino multicomponente contro MenB, era stato possibile contrastare solo la meningite meningococcica sostenuta dal sierogruppo C (vaccino coniugato disponibile in Italia dal 2002, ma già in uso in Europa dal 1999), sia sulla successiva (2010) immunizzazione quadrivalente coniugata contro tutti i quattro sierogruppi A, C, W135 e Y. Il vaccino contro il meningococco B, entrato in commercio nel 2013, è ora approvato in oltre 38 Paesi nel mondo, tra cui gli Stati Uniti, e raccomandato in forma attiva e gratuita in nove regioni italiane.