#sciencewinandfail. Come fu misurata per la prima volta la radiazione cosmica di fondo

Arno Penzias (1933) e Robert Wilson (1936), due ingegneri della compagnia telefonica statunitense “Bell Telephone Company” furono invitati a regolare un nuovo tipo di antenna satellitare i cui segnali erano disturbati, probabilmente a causa di una coppia di piccioni che vi avevano fatto il nido. L’antenna era uno strumento di telecomunicazione derivato dai sistemi radar militari messi a punto durante la II guerra mondiale e aveva la forma di un orecchio. Penzias e Wilson captarono un rumore di origine ignota.

Pensando che la strumentazione non funzionasse bene, lavorarono per correggere eventuali difetti, sfrattando la coppia di piccioni che aveva fatto dell’antenna la loro casa. I disturbi, però, erano ancora presenti, anche dopo aver mandato via i piccioni per la seconda volta. Le interferenze sembravano inoltre provenire da tutte le direzioni compreso lo spazio. Ignari della natura del fenomeno, i due si rivolsero a Robert Dicke della Princeton University, il quale si rese immediatamente conto che quel rumore altro non era che la radiazione cosmica di fondo ipotizzata negli anni quaranta dall’astrofisico George Gamow. Così nel 1965, fu misurata per la prima volta la radiazione cosmica di fondo, che è un mare di microonde che pervade l’universo, ed è il residuo del Big Bang, l’esplosione che diede inizio all’universo. Grazie a questa scoperta Arno Penzias e Robert Wilson nel 1978 vinsero il premio Nobel.

Fonte: focus.it; scienzaescuola.it