Le iscrizioni per l’anno accademico 2016-2017 sono raddoppiate rispetto allo scorso anno. Confermata la grande attrattività internazionale della Scuola. Presto a IMT saranno attivati anche master di I e II livello
LUCCA. Boom di domande di ammissione alla Scuola IMT Alti Studi Lucca. Oltre tremilasettecento, per l’esattezza 3745, le richieste per accedere ai corsi di Dottorato di Ricerca per l’anno accademico 2016-2017 arrivate agli uffici della Scuola di alta formazione da Europa, Americhe, Asia, Africa e Oceania. Con un’impennata del 90% per cento rispetto allo scorso anno e una media di 110 domande per ogni singolo posto messo a disposizione attraverso le 34 borse di studio offerte dalla Scuola, IMT conferma la sua grande capacità di attrarre allievi altamente qualificati.
I dati sono stati presentati questa mattina (18 luglio) dal direttore della Scuola IMT e del nuovo dottorato in Neuroscienze sociali, Pietro Pietrini, insieme a Massimo Riccaboni, direttore del curriculum in Economia e management science e vice direttore della Scuola, Rocco De Nicola in rappresentanza del direttore del curriculum di Computer science Mirco Tribastone, e Emanuele Pellegrini, direttore del curriculum di Beni culturali.
Spiccano le 3.423 richieste provenienti dall’estero, a conferma della grande attrattività che la scuola esercita sugli studenti stranieri. Ben 228 domande giungono da paesi europei (25 dalla Grecia, 18 dalla Federazione Russa, 13 dalla Gran Bretagna, 12 dalla Spagna e 12 dalla Germania). Le 3195 richieste provenienti da Paesi extraeuropei arrivano davvero da tutti i continenti: quasi 1700 da Asia e Medio Oriente (tra queste 680 dal Pakistan, 220 dall’India, 228 dall’Iran), 1345 dall’Africa, 163 dal continente americano, compresi Stati Uniti (con 18 domande), Canada (3), Caraibi e America Latina, e 8 domande di accesso dall’Oceania.
Ottimo inizio con ben 549 domande per il nuovo curriculum in Neuroscienze (CCSN), a capo del quale c’è il direttore di IMT, Pietro Pietrini, e che a partire dal prossimo corso di dottorato andrà ad arricchire l’offerta formativa della Scuola. Sono 105 le domande provenienti dall’Italia e 444 quelle dall’estero. Dei tre curricula già esistenti nel programma di dottorato della Scuola, il più richiesto è quello in Economia e management science (EMDS) con 1453 domande (di cui 1384 dall’estero), seguito da Computer science e ingegneria dei sistemi (CSSE) con 1196 richieste (1157 da fuori Italia) e Analisi e gestione dei beni culturali (AMCH) con 547 domande (438 dall’estero).
«La Scuola continua a crescere – afferma il Direttore Pietro Pietrini – Abbiamo avuto un fortissimo incremento delle domande pervenute dall’estero, che sono praticamente raddoppiate, come pure un ulteriore aumento delle candidature da Università italiane. Tutto questo è indice di una sempre più ampia visibilità che la nostra Scuola sta acquisendo nel panorama nazionale ed internazionale, ponendosi tra le Istituzioni di formazione post-laurea di riferimento nel nostro Paese. Il rapporto di 1 a 110 tra posti disponibili e candidature pervenute è un numero impensabile per qualsiasi corso di dottorato in altre Istituzioni nazionali e non solo. Basti pensare che la vicina Università di Pisa – stando ai dati da loro stessi forniti – non ha raggiunto lo scorso anno le 900 domande per 211 posti (con un rapporto posti/candidature intorno ad 1 a 4)».
Da sottolineare anche il numero elevato di candidati che hanno richiesto di accedere a più di un dottorato, in nome della multidisciplinarietà che caratterizza i percorsi di studio della Scuola. Qui infatti, gli studenti affrontano le diverse discipline in modo trasversale e integrato, mutuando conoscenze e strumenti provenienti dagli altri curricula di cui seguono corsi e frequentano lezioni. Ecco quindi, a titolo di esempio, che un laureato in neuroarchitettura interessato a specializzarsi alla Scuola IMT può fare domande per il curriculum in neuroscienze come per quello di beni culturali, avendo la certezza che la sua formazione in ogni caso toccherà entrambi gli ambiti.
Ora spetta alla commissione esaminatrice che ha il compito di selezionare i migliori allievi per ciascun percorso dottorale tra le migliaia di domande pervenute. «Questa selezione – prosegue Pietrini – avverrà in un ambito di competizione internazionale che vede non solo l’Istituzione scegliere i candidati migliori, ma anche i candidati migliori scegliere l’Istituzione più prestigiosa tra quelle presso le quali sono risultati vincitori. Questo processo di selezione reciproca è linfa vitale per il sano sviluppo di un’Istituzione internazionale come la nostra Scuola che fa del merito uno dei suoi valori fondanti».
Per arricchire la sua offerta formativa, la Scuola IMT si sta dotando in questi mesi degli strumenti necessari per attivare master di I e II livello. Si tratta ancora di specializzazione post laurea ma con un taglio più specifico e professionalizzante e un legame più forte con il territorio e le aziende locali, realtà con le quali IMT vuole dialogare sempre più da vicino.
Fonte: Ufficio stampa Scuola IMT Alti Studi Lucca