NovaSeq 6000: presentato il nuovo sequenziatore genomico al Policlinico “Le Scotte” di Siena, acquistato anche nell’ambito del Progetto CReMeP

Rossi: “Metteremo a valore la sinergia già esistente tra il sapere universitario e le dotazioni tecniche del policlinico”

Lo scorso 23 gennaio il presidente Rossi e l’assessore Saccardi, insieme al consigliere regionale Simone Bezzini, al presidente commissione sanità Stefano Scaramelli e all’assessore alla salute del Comune di Siena Francesca Appolloni, hanno assistito all’inaugurazione del nuovo strumento per l’analisi del genoma, NovaSeq 6000, del valore di circa 900mila euro, acquistato dall’Università di Siena grazie alla sinergia e ai contributi economici della del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (grazie al programma dei Dipartimenti di Eccellenza), dell’Aou Senese, dell’Azienda USL Toscana sudest, della Fondazione MPS e della Fondazione Toscana Life Sciences nonché dalla Regione Toscana nell’ambito anche del Progetto CReMeP, il Centro Regionale di Medicina di Precisione costituito da tutte le parti a fine 2018. Il progetto ha come obiettivo quello di coordinare azioni e progettualità congiunte a sostegno del Polo senese delle biotecnologie e della vaccinologia nell’ambito della medicina di precisione (ricerca; creazione di impresa innovativa; trasferimento tecnologico; formazione).

Lo strumento NovaSeq 6000 è una sistema innovativo di analisi in medicina molecolare: è operativo all’interno della piattaforma Human Genomics del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena, diretto dal professor Gianni Pozzi, e con il contributo della professoressa Luisa Bracci, del CReMeP coordinato dal professor Francesco Dotta, e del Dipartimento Innovazione, Sperimentazione e Ricerca Clinica dell’Aou Senese, diretto dal dottor Carlo Scapellato.

Nella stessa giornata, a le Scotte, si sono svolte numerose iniziative tra cui l’importante firma dell’accordo  tra Regione Toscana, Università di Siena e Azienda ospedaliero-universitaria Senese per la realizzazione del nuovo complesso didattico “Le Scotte”; l’accordo è stato sottoscritto dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, insieme al rettore dell’Università degli Studi di Siena, Francesco Frati, e al direttore generale dell’Aou Senese, Valtere Giovannini.

«Investiremo 12 milioni di euro di risorse regionali per permettere la realizzazione di un nuovo complesso didattico presso il presidio ospedaliero senese – così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi -. Metteremo così a valore la sinergia già esistente tra il sapere universitario e le dotazioni tecniche del policlinico e l’esperienza del personale sanitario ospedaliero e universitario. Non è un caso che proprio oggi, insieme alla sottoscrizione dell’importante accordo la realizzazione di un nuovo complesso didattico presso il presidio ospedaliero senese, inauguriamo due nuove modernissime dotazioni tecniche che si aggiungono a quella inaugurata a Campostaggia. Qui a Siena si tratta di un nuovo sequenziatore molecolare e di una risonanza magnetica di ultima generazione. Non siamo perfetti – ha aggiunto il governatore Rossi – ma assicuriamo costanti investimenti per garantire un sistema sanitario di eccellenza e gratuito con l’obiettivo di tutelare sempre meglio la salute dei cittadini».

«È decisamente importante per il Sistema Sanitario Toscano quello che accade oggi qui a Siena, perché testimonia come le sinergie in atto e l’entità degli investimenti possano produrre risultati significativi, di cui beneficiano tutti, i cittadini in primo luogo, gli stessi operatori e l’intero territorio». Questo il commento dell’assessore regionale al Diritto alla Salute Stefania Saccardi, che aggiunge: «Realizzare un nuovo complesso didattico, inaugurare strumentazioni e piattaforme di eccellenza, come quelle del policlinico Le Scotte e dell’ospedale di Campostaggia, sono eventi che fanno emergere la vitalità della sanità toscana, sempre pronta a innovarsi e affrontare sfide complesse che hanno un solo obiettivo, quello di fornire ai cittadini le migliori risposte possibili per il loro stato di salute e di garantire agli operatori ambienti e strumenti di lavoro in assoluta sicurezza».