La Fondazione Toscana Life Sciences si è aggiudicata il progetto europeo dal titolo ‘Innovative and safe microwave-based imaging technology to make breast cancer screening more accurate, inclusive and female-friendly” (MammoScreen) grazie alla tecnologia MammoWave, sviluppata dall’azienda affiliata a TLS Umbria Bioengineering Tecnologies (UBT).
Il progetto coordinato da TLS e approvato dalla Commissione Europea si inserisce all’interno del programma di lavoro “Missione Cancro”. MammoScreen avrà una durata di 4 anni, un budget di circa 7 milioni di euro e sarà portato avanti da un consorzio di 7 partner internazionali. L’obiettivo è quello di generare evidenza clinica per l’utilizzo di un mammografico basato su microonde (invece che raggi-X) come strumento per lo screening del tumore alla mammella, in modo da permettere a 98 milioni di donne in più in Europa di accedere a programmi di prevenzione per il cancro al seno.
Le evidenze cliniche saranno raccolte su una popolazione di 10.000 donne in EU che aderiranno allo studio, attraverso il coinvolgimento di 12 centri di reclutamento collocati in Italia, Spagna, Portogallo, Ucraina, Germania, Canada e UK e di diverse associazioni di pazienti, che hanno già firmato le lettere di impegno. Un progetto rivolto a coniugare la visione strategica della Fondazione con quella operativa, attraverso il coordinamento e la partecipazione a specifici progetti di Research and Innovation Action (RIS) e Coordination and Support Action (CSA).
Il cancro al seno è la forma più comune di tumore tra le donne, colpendo una donna ogni 8. Come dimostrano gli ultimi dati dell’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC -WHO) si stima che nel 2020 i casi di cancro al seno hanno rappresentato il 24.5% of di tutti i tumori tra le donne (2.26 milioni di donne e 685,000 morti a livello globale). Inoltre, secondo i dati riportati nel report “I numeri del cancro in Italia 2020” a cura tra gli altri dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), il tumore della mammella resta la neoplasia più frequente in Italia. Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, questo tumore rappresenta il 30,3 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne e il 14,6 per cento di tutti i tumori diagnosticati in Italia. Tuttavia, se l’incidenza (numero di nuovi casi) è in leggera crescita soprattutto nelle donne più giovani, la mortalità è in diminuzione (una riduzione del 6 per cento nel 2020 rispetto al 2015), pur rimanendo questa malattia la prima causa di morte per tumore nelle donne.
La mammografia è la tecnologia gold standard per lo screening del tumore al seno, ma presenta molte limitazioni e pericoli in termini di efficacia che la tecnologia MammoWave riesce a superare (come dimostrato dai precedenti studi clinici). Per questa ragione la nuova tecnologia basata sulle microonde si candida a sostituire l’attuale mammografia come strumento standard lo screening per il tumore al seno.
Il progetto europeo “Innovative and safe microwave-based imaging technology to make breast cancer screening more accurate, inclusive and female-friendly” (MammoScreen)” coordinato dalla Fondazione Toscana Life Sciences, coinvolge i seguenti partner internazionali: Umbria Bioengineering Technologies S.r.l., London South Bank University LBG, Elaros 24/7 Limited, Servicio De Salud De Castilla La Mancha, Scuola IMT (Istituzioni, Mercati, Tecnologie) Alti Studi di Lucca ed EVITA – Associação de Apoio a Portadores de Alterações nos Genes Relacionados com Cancro Hereditário.