L’iniziativa, al quale ha partecipato anche il presidente nazionale del CNR, Luigi Nicolais, è stata l’occasione per “fare il punto” sul rapporto tra ricerca pubblica e privata e sulle opportunità che questa sinergia può portare a livello di crescita di competitività del sistema Paese. La giornata di lavori è stata aperta dagli interventi di Eugenio Picano, direttore dell’Istituto Fisiologia Clinica (IFC) del CNR; Caterina Cinti, responsabile della direzione dell’Unità operativa dell’IFC del CNR di Siena e Andrea Paolini, direttore generale Fondazione Toscana Life Sciences. Successivamente è stata la tavola rotonda coordinata dal direttore di Toscana Tv, Daniele Magrini, ad animare l’evento, grazie alla partecipazione di: Paolo Annunziato, direttore generale CNR; Donatella Gramaglia, Ufficio ricerca e sperimentazione clinica AIFA; Fabrizio Landi, Distretto Toscano Scienze della vita; Angelo Riccaboni, rettore Università degli Studi di Siena e Riccardo Lunardi, direttore generale vicario Siena Biotech e Marco Masi, responsabile dell’Area coordinamento della ricerca della Regione Toscana.
“Oggi – ha sottolineato il presidente Nicolais – solo l’arricchimento dei processi di conoscenza e la valorizzazione della ricerca possono contribuire a migliorare la competitività del nostro Paese. L’importante è valorizzare ciò che sta dietro un risultato e il know how che esso implica. Il CNR, poi, oltre alla mission di produrre conoscenza, deve rafforzare il dialogo con le imprese per trovare dei punti di incontro sui quali sviluppare modelli, idee e progetti. Un dialogo da sviluppare soprattutto con le piccole imprese, visto che con quelle più grandi lo stiamo già facendo, magari cercando di aumentare sempre di più la nostra presenza nei territorio. La Regione Toscana sta già andando in questa direzione e quello di Fondazione Toscana Life Sciences (TLS) è uno di quei modelli che riescono a valorizzare la ricerca sul territorio per le imprese e il sistema industriale. A Siena – ha concluso Nicolais – c’è un’ottima università, siamo interessati a potenziare la nostra presenza sul territorio”.
Della UOS IFC-CNR di Siena, che realizza attività scientifiche a carattere biomedico-sanitario nel settore dell’oncologia sperimentale, con particolare attenzione per i tumori rari, ha parlato la responsabile Caterina Cinti. L’attività di ricerca dell’Unità si concentra sulla conoscenza del ruolo degli eventi genetici ed epigenetici nella progressione dei tumori; lo sviluppo di strategie terapeutiche basate sull’utilizzo di farmaci orfani o biofarmaci per la cura del cancro; l’ideazione di sistemi di veicolazione mirata di farmaci; studi pre-clinici per la validazione di strategie terapeutiche e sistemi di drug delivery innovativi. L’unità operativa senese dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR è uno dei tre gruppi di ricerca che fa riferimento a Fondazione Toscana Life Sciences. La nuova sede di uffici e laboratori è stata spostata all’interno dell’edificio di Siena Biotech Spa, ma la UOS continuerà ad avere accesso a varie facilities che TLS mette a disposizione dei soggetti incubati.
“La nostra unità operativa – ha spiegato Cinti– continuerà a cooperare attivamente con le aziende incubate presso TLS, mettendo a disposizione il proprio know-how, stipulando accordi di ricerca e sviluppo, partecipando come partner a progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di nuovi prodotti terapeutici da inserire verso un processo di commercializzazione. L’unità di Siena collabora inoltre con TLS nello svolgimento di alcune attività di ricerca, come il progetto Orphan-2, e supporta la Fondazione nelle iniziative di divulgazione scientifica mettendo a disposizione ricercatori CNR per le attività d’insegnamento con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo della ricerca, della scienza e dell’innovazione”.