Sorrisi, sguardi, espressioni. Il calore di un volto per comunicare il lato più “umano” ed emotivo della scienza, quello di coloro che ogni giorno lavorano nei laboratori di università, imprese e centri di ricerca. Le “molte facce” stanno a indicare anche i tanti campi di applicazione delle biotecnologie: dalla tutela della salute – le cosiddette red biotech, con farmaci, vaccini e diagnostici – all’agroalimentare (green biotech), fino ad arrivare all’industria, dove le tecniche di biologia molecolare vengono impiegate per agevolare i processi industriali attraverso gli enzimi, produrre bioprodotti e bioenergia, bonificare ambienti e aree compromesse, conservare e restaurare opere d’arte (white biotech).
Siena protagonista della European Biotech Week. La mostra, promossa da Siena città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019 e Fondazione Toscana Life Sciences, in collaborazione con Università di Siena, Comune di Siena, Fondazione Achille Sclavo, Sclavo Vaccines Association, Novartis Vaccines e VisMederi – questi ultimi anche in qualità di sponsor – è organizzata nell’ambito della seconda edizione della European Biotech Week, che vede in Assobiotec il partner italiano. Siena, da oltre un secolo punto di riferimento internazionale nel settore, oggi è un polo di attrazione per le competenze nel campo dei vaccini e dell’immunologia, dove ha raggiunto l’eccellenza sia nella formazione, con l’Università degli Studi, che nella prevenzione e messa a punto di terapia innovative. Con questa mostra, Siena valorizza la centralità delle biotecnologie e ne promuove il ruolo decisivo nel miglioramento della qualità della vita e nella sfida alla candidatura della città a capitale europea della cultura.
Biotech, volti e ambiti di applicazione. Le biotecnologie, come la maggior parte delle attività legate al mondo della scienza, sono un tema difficile da comunicare. Nell’immaginario collettivo l’attività scientifica è associata all’ambiente chiuso del laboratorio, spesso sottovalutando il reale impatto che la ricerca produce sulla vita di tutti i giorni, sotto forma di prodotti e processi. La mostra, attraverso il linguaggio artistico della fotografia, intende colmare questo “gap” emotivo, mettendo in evidenza i volti dei giovani che, sul territorio senese, lavorano nel settore ed esaltare la loro attività mettendo in vetrina i frutti dello sviluppo biotecnologico. I sessanta scatti in mostra ritraggono donne e uomini under 40 attivi sia sul fronte della ricerca pubblica che privata.
Ogni ritratto – frutto del lavoro di Mauro Agnesoni e Samuele Mancini – è associabile a un colore, corrispondente a uno dei tre ambiti applicativi delle biotecnologie: verde per l’agroalimentare; rosso per il farmaceutico e bianco per quello industriale. Le foto sono corredati dal nome del ricercatore e degli enti in cui operano: le aziende e i gruppi di ricerca di Fondazione Toscana Life Sciences, Università degli Studi di Siena e Novartis Vaccines. La mostra si focalizza anche sui molteplici ambiti di applicazione delle biotecnologie. In questo caso non si tratta di foto, ma di veri e propri prodotti, dai detersivi arricchiti con enzimi ai probiotici, dalla crema anti-età ai prodotti agroalimentari come pane e birra, per cui le biotecnologie innovative hanno consentito un rapido sviluppo di nuovi metodi diagnostici che permettono il controllo della qualità, della tracciabilità e dello stato di conservazione.
Le biotecnologie spiegate dagli studenti. I testi esplicativi della mostra sono accessibili anche attraverso alcuni video, disponibili sia all’interno del percorso espositivo che sui canali Youtube dei promotori. Sono i ragazzi delle scuole superiori – le classi V delI’Istituto Tecnico Tecnologico (ITT) e del Liceo Linguistico “Monna Agnese” e dell’Istituto Tecnico Industriale “Tito Sarrocchi” – che raccontano, come esperti divulgatori scientifici, alcuni aspetti della ricerca, della produzione e dell’utilizzo delle biotecnologie. Un pannello speciale, l’ultimo, è dedicato alla storia delle biotecnologie a Siena, alla cui realizzazione ha collaborato anche il Gruppo anziani Sclavo. Le immagini e le parole racconteranno, così, lo storico connubio che lega la città alle biotecnologie.
Attività interattive – progetto DN’Arte. In collaborazione con il Museo d’arte per bambini e SienaBioGrafiX, azienda spin-off dell’Università di Siena incubata in TLS, saranno organizzati anche dei laboratori didattici. Il progetto DN’Arte prevede quattro incontri a cadenza settimanale di due ore ciascuno rivolti agli alunni delle classi IV-V elementare di Siena. L’attività del progetto prevede tre fasi: guidare i bambini alla mostra fotografica per far comprendere loro come la scienza, e gli scienziati, entrino nelle loro vite; spiegare cosa è il DNA, dove si trova e a cosa serve. Supporti audiovisivi e materiali “da toccare” saranno gli strumenti per favorire le attività, illustrando anche il lavoro di artisti contemporanei che si sono impegnati sul tema del DNA. I bambini giocheranno a “costruire” una doppia elica di DNA con materiali poveri e riceveranno anche del materiale per poter continuare l’esplorazione a casa o in classe.
Informazioni. La mostra sarà aperta tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, negli orari di apertura del Santa Maria della Scala, dalle ore 10:30 alle ore 18:30. La biglietteria chiude alle 18:00. Il giorno dell’inaugurazione l’ingresso alla mostra è gratuito e sarà possibile gustare alcuni prodotti frutto della ricerca biotecnologica, gentilmente offerti da Birrificio San Quirico, RiMa benessere e La Compagnia del Pane di Siena. Per info anche www.2019si.eu e www.toscanalifesciences.org e i canali social: Facebook @Siena2019, Twitter @FondazioneTLS e @2019SI, Youtube @Toscana Life sciences @2019SI, #faccedabiotech.