Il Vicesindaco di Siena e il Dg di TLS al Ministero dello sviluppo economico per le prospettive senesi nelle life sciences


Di seguito la dichiarazione integrale del vicesindaco sull’esito dell’incontro

<<Il 22 maggio scorso – afferma il vicesindaco – scrissi una lettera, resa pubblica nel corso di un Consiglio comunale, indirizzata ai Ministri dello Sviluppo economico e della Salute, avente ad oggetto le aspettative e le preoccupazioni suscitate dalla cessione del ramo vaccini di Novartis a una delle più importanti big pharma, GlaxoSmithKline.

Nella mia missiva avevo sottolineato che l’unicità della nostra città si sta dimostrando anche attraverso gli sforzi che stiamo mettendo in campo per superare le crisi specifiche che hanno colpito e ferito gravemente le nostre più importanti istituzioni. A cominciare da Banca MPS, oggi impegnata in una grande opera di ristrutturazione alla quale il mercato ha dato fiducia con un aumento di capitale importantissimo, che ha permesso di restituire in larga parte l’oneroso prestito governativo, e da Fondazione MPS, che è riuscita a mettere in salvo il patrimonio residuo e a rimanere partner significativo della Banca dopo aver rischiato di scomparire>>

<<Resto convinto – prosegue Mancuso – che la forza della nostra città è racchiusa in larghissima parte nello straordinario patrimonio di capitale umano e di istituzioni, come le Università, che contribuiscono a tenere altissima la qualità dei saperi e la qualificazione del lavoro. Da qui dobbiamo ripartire e stiamo ripartendo tutti insieme e, ancor più in particolare, dal rapporto tra scienza, sanità e industria: Università, Policlinico universitario e Fondazione Toscana Life Sciences (TLS), soggetto coordinatore dell’intero Distretto toscano delle Scienze della vita e importante incubatore di imprese del settore. Questo è il fertile ecosistema attorno al quale Siena ha rappresentato e deve continuare a rappresentare la vera e propria capitale europea dei vaccini, forte di una storia importante, di uno scienziato come Rino Rappuoli che il mondo ci invidia, di un’impresa che è un unicum in Italia per completezza della filiera: dalla ricerca (vero fiore all’occhiello) alla produzione dei vaccini più innovativi.

<<E’ stato molto apprezzato dal Ministero – puntualizza il vicesindaco – l’approccio costruttivo e di sistema utilizzato dall’amministrazione locale, che non si riduce a una semplice richiesta di risorse secondo un modello assistenzialista, ma vuole alzare, insieme al Governo, il livello integrato delle azioni da mettere in campo per rilanciare sviluppo e occupazione. Dall’incontro è emersa, dunque, l’importanza di lavorare per la creazione di un sistema nazionale coeso, che integri le singole iniziative locali con la strategia del Governo sul fronte dello sviluppo e dell’attrazione di investimenti innovativi in un settore strategico come le scienze della vita. La stessa partita GSK/Novartis si colloca all’interno di questo contesto, volto a massimizzare l’impatto degli interventi strutturali su crescita economica e occupazione. La Toscana, attraverso il Distretto regionale delle Scienze della Vita e la politica di utilizzo dei fondi strutturali, sta andando in questa direzione, puntando tutto su innovazione e specializzazione intelligente. Questa convergenza di intenti rafforza la volontà di investire su un progetto integrato che sia guidato da una strategia nazionale condivisa, messa in moto, però, da una domanda locale basata su meccanismi di ascolto strategico. Tra i temi emersi anche la necessità di favorire una maggiore integrazione degli interventi e la messa a sistema degli sforzi in materia di sostegno all’innovazione, anche attraverso il Cluster nazionale Scienze della Vita, tra il livello regionale e nazionale, ma anche tra i diversi Ministeri competenti, per creare complementarietà e sinergie nei settori strategici. In particolare, il Sistema Sanitario regionale, all’interno del progetto “Patto per la Salute”, può diventare un importante motore di innovazione per favorire anche il radicamento industriale e la localizzazione della ricerca>>.

<<Sono semplicemente convinto – continua Mancuso – che in questo settore ci può essere un pezzo importante del futuro economico di Siena. Basta fare le cose che le istituzioni devono fare: essere efficienti e credibili, permettere che energie e merito si possano affermare liberamente, creando e favorendo relazioni e collaborazioni sane fra loro e con i soggetti che operano sul mercato. A Siena, in questo settore, abbiamo già tanto, ma è il tanto che ha bisogno di quel potenziamento che consolidi presenze internazionali e attiri nuovi e importanti investimenti di qualità, com’è consono per una città dei saperi qual è Siena. In questa direzione, stiamo lavorando. E, in tutto questo, il processo di modernizzazione della città intelligente è fondamentale.

“A Siena c’è quel che resta della grande ricerca farmaceutica italiana”, ha scritto in una recente intervista “L’Espresso”, nella quale sono state rivolte alcune domande al n°1 globale di Glaxo, sir Andrew Witty: che ne sarà del centro di ricerca di Siena? Resterà in città o vi rimarrà soltanto il sito produttivo?

Oltre a rinviare la risposta definitiva alla formalizzazione dell’accordo, ancora in attesa del via libera da parte delle autorità che regolano il mercato, egli afferma lapidariamente che il tutto dipenderà da cosa verrà trovato nel dettaglio dentro l’ex Novartis-Siena e soprattutto dalla qualità della ricerca e dei ricercatori. “Se i migliori ricercatori sono in un paese – ha detto sir Witty – li lasciamo dove sono”. E poi, ha aggiunto, “deve essere un governo a favore dell’industria, di qualsiasi tipo, cioè a favore del mercato”. Insomma nel bene e nel male, con le aspettative positive e con tutte le preoccupazioni del caso, ciò che avevo scritto nella mia lettera ai Ministeri interessati>>.

<<Una cosa è certa: per consolidare la presenza a Siena – conclude il vicesindaco – di un centro di ricerca internazionale sui vaccini e di un polo delle scienze della vita, di pari importanza, sarebbe quanto mai auspicabile favorire l’attrazione e l’insediamento di attori, pubblici e privati, che, con il fondamentale ruolo giocato dall’Università, rafforzino ulteriormente le radici di Glaxo: l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e il sistema territoriale della salute, Toscana Life Sciences e le imprese di eccellenza del territorio senese sono la base su cui costruire, assieme alla Regione, questo processo di attrazione. E anche un grande evento scientifico internazionale, magari patrocinato dal Governo, potrebbe riaccendere le migliori luci su Siena, capitale europea dei vaccini. Non sottovalutando nemmeno lo sforzo da compiere ulteriormente per non disperdere il patrimonio di know how e di indotto produttivo rappresentato dalla divisione vaccini antinfluenzale, tuttora sul mercato, che, anche con un lavoro comune tra istituzioni pubbliche e private, potrebbe essere oggetto di interesse da parte di imprese internazionali di settore intenzionate a investire a Siena.

L’incontro al Ministero per lo Sviluppo economico, dunque, non è stata una rondine: a fine estate ci scambieremo progetti e ipotesi di interventi concreti. Questa volta, spero davvero che andare a Roma sia stato utile. Per Siena e per il futuro del nostro Paese>>.