Dalla medicina “tradizionale” a quella delle 4P, la medicina personalizzata sempre più realtà. Chiuso a Bologna il Meet in Italy for Life Sciences, con oltre 1.000 presenze da 37 Paesi.

Un successo di partecipazione la quinta edizione del Meet in Italy for Life Sciences 2018 che si è recentemente chiusa a Bologna e che ha registrato un totale di 1700 incontri one to one, 15 tra conferenze e workshop e 7 premi a start up innovative, per oltre 1.000 realtà presenti da 37 diversi Paesi. Tra le 35 realtà toscane, a conferma della forte presenza della regione, anche TLS con l’intervento del Presidente Fabrizio Landi e diverse occasioni di matching e confronto. Per maggiori informazioni, è disponibile il video riepilogativo.

Numerosi i temi trattati, tutti attualissimi, tra i quali spicca la medicina personalizzata, parte della grande trasformazione che sta avvenendo nel settore della salute e evidenza dell’ormai avvenuto passaggio da una medicina “tradizionale” a una medicina delle 4P: predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa. “Le terapie personalizzate sono il futuro della medicina nel mondo e rappresentano un’evoluzione formidabile rispetto a una decina di anni fa, quando la medicina era la stessa cura per tutti – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche per la salute della Regione Emilio-Romagna, Sergio VenturiOggi, invece, la medicina offre una cura specifica per ogni malato e questo ha permesso di mettere a punto terapie ancora più efficaci, che in alcuni casi portano alla completa guarigione”.
Uno dei veri driver di questo cambiamento è l’utilizzo de i big data, che nella medicina di precisione giocano un ruolo fondamentale per l’innovazione della salute. Spiega Alessandro Curioni, Vicepresidente IBM Europa e Direttore della Ricerca IBM “Il potenziale dell’intelligenza artificiale è enorme, in particolare nel settore della salute, proprio grazie alla grande quantità di dati disponibili. Ci sono comunque alcuni aspetti tecnici e non che devono essere superati per avere un’accettazione generale di questo tipo di approccio”.
I dati riferiti al settore delle scienze della vita derivano in larga parte dall’analisi di strutture biologiche, come spiega Maria Luisa Lavitrano dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, “La maggior parte delle conoscenze attuali sulle malattie e sulle capacità diagnostiche e terapeutiche si basano su studi fatti su campioni biologici. È importante sottolineare che un campione deve essere corredato da dati clinici qualificati, di qualità e sempre aggiornati. Le bio-banche possono garantire questo, in quanto raccolgono campioni con regole precise che ne garantiscono la qualità oltre ad avere specifici requisiti etici, legali e sociali. Queste strutture sono in rete tra loro, e servono per a livello globale soddisfare le promesse della medicina di precisione dove è necessario avere grandi numeri per studiare terapie specifiche e personalizzate”.

Inoltre, spazio alle start-up innovative con tre realtà premiate nell’ambito dell’Italian Healthcare Venture Forum, organizzato in collaborazione con TechTour. Tra le 20 start up finaliste, che provengono da 8 Paesi – una da Belgio, Francia, Olanda, Regno Unito, Spagna e Turchia, 4 dalla Svizzera e 10 dall’Italia – la giuria di esperti composta da Venture Capitalist ed esperti in digital health, medtech, biotech e pharma ha premiato la svizzera Novassay che si è aggiudicata il primo posto, e le italiane MyAir al secondo posto e DianaX terza classificata. A Novassay è andato anche il premio Lifeseeder da 3.000 euro in forma di voucher.

Meet in Italy for Life Sciences, l’evento annuale del Cluster ALISEI, sta crescendo e si consolida come l’evento cardine del settore in Italia. “Anche grazie a questo appuntamento annuale il Cluster Alisei sta lavorando per accreditarsi sempre più come un grande motore dell’innovazione italiana nel settore delle scienze della vita, un catalizzatore di idee e un punto di raccordo tra ricerca e industria. La sfida che vogliamo vincere è riuscire ad affermarci come efficace strumento di bilanciamento, equilibrio e coesione delle diverse realtà regionali e nazionali che lo compongono” ha concluso Diana Bracco, Presidente del Cluster ALISEI.

Appuntamento a Trieste per il Meet in Italy for Life Sciences 2019.