COVID-19: pubblicato sulla rivista PNAS nuovo studio TLS

Pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences un nuovo studio realizzato dal Monoclonal Antibody Discovery (MAD) Lab e dal Data Science for Health (DaScH) Lab della Fondazione Toscana Life Sciences dal titolo “High-resolution map of the Fc-functions mediated by COVID-19 neutralizing antibodies dedicato all’analisi delle funzioni effettrici mediate dalla porzione Fc degli anticorpi monoclonali contro il virus SARS-CoV-2. I firmatari dello studio sono i ricercatori di TLS: Ida Paciello, Giuseppe Maccari, Elisa Pantano, Emanuele Andreano e Rino Rappuoli, Direttore Scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena e coordinatore scientifico del MAD Lab di TLS.

Il progetto di ricerca. La nuova pubblicazione del gruppo di ricerca fa seguito all’impegno del MAD Lab di TLS nello studio degli anticorpi monoclonali contro specie batteriche e virus, e in particolare contro SARS-CoV-2. Dopo un’attenta analisi dedicata all’identificazione di anticorpi neutralizzanti, ovvero anticorpi in grado di impedire al virus di entrare all’interno delle cellule e di infettarle, i ricercatori hanno evidenziato che, con il susseguirsi delle varie varianti del virus, molti degli anticorpi precedentemente identificati hanno subito una riduzione o perdita della loro capacità neutralizzante. In risposta a questi nuovi dati, l’attenzione del team si è focalizzata sull’analisi e la caratterizzazione di funzioni aggiuntive adottate dagli anticorpi per proteggere dall’infezione da SARS-CoV-2. Tali funzioni sono innescate dalla porzione Fc degli anticorpi e responsabili dell’attivazione di molteplici meccanismi volti a generare e potenziare la risposta immunitaria del corpo contro il virus. Tali attività sono in grado di compensare e supportare la capacità neutralizzante degli anticorpi.

La fase di analisi. Lo studio è stato condotto su un pannello di 482 anticorpi monoclonali umani con l’obiettivo di analizzare ad ampio spettro la risposta immunitaria mediata dagli anticorpi contro il virus SARS-CoV-2 e le sue varianti. Gli anticorpi oggetto di tale studio sono stati identificati a partire da tre coorti di soggetti con diversi livelli di immunizzazione: la prima coorte aveva ricevuto due dosi di vaccino, la seconda tre dosi, e la terza presentava un’immunità ibrida, ossia formata da persone che, dopo aver contratto l’infezione, avevano ricevuto due dosi di vaccino a mRNA.

I risultati. Attraverso le attività di laboratorio, i ricercatori di TLS hanno dimostrato che gli anticorpi giocano un ruolo importante nella protezione contro il virus non solo grazie alla loro capacità di neutralizzare ma anche grazie alle funzioni mediate dalla loro porzione Fc. Infatti, anticorpi che perdono la loro capacità di neutralizzare le varianti Omicron del virus SARS-CoV-2 possono mantenere le loro abilità di contrastarlo innescando una pronta risposta immunitaria mediata dalla porzione Fc. Tale lavoro ha fornito un quadro ad alta risoluzione delle diverse risposte degli anticorpi al SARS-CoV-2 mettendo in luce una parte ancora poco esplorata dalla letteratura scientifica che è da considerare per la progettazione di nuovi candidati vaccinali e l’identificazione di anticorpi monoclonali da utilizzare a scopo profilattico e terapeutico per sconfiggere le già note e future varianti del virus SARS-CoV-2.

“Da quando SARS-CoV-2 è stato identificato – spiega Ida Paciello, ricercatrice del MAD Lab di TLS e prima firmataria dello studio – tutti gli sforzi sono stati concentrati nell’individuazione di anticorpi monoclonali in grado di legare il virus e neutralizzarlo. Con questo studio noi abbiamo voluto ampliare la prospettiva, e provare a comprendere se ci fossero altre caratteristiche degli anticorpi che non stavamo prendendo in considerazione. E da qui abbiamo iniziato ad analizzare la risposta immunitaria mediata dalla porzione Fc degli anticorpi. Una funzione che ci lascia ben sperare, soprattutto nell’ottica dello sviluppo di vaccini di seconda generazione o di nuovi anticorpi da usare per profilassi o terapia. Si tratta di un importante contributo scientifico per cui ringrazio il Direttore Scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena e coordinatore scientifico del MAD Lab Rino Rappuoli, il responsabile di progetto Emanuele Andreano e tutti colleghi del MAD Lab e del DaScH Lab, che hanno contribuito in maniera determinante a tutte le fasi di studio, analisi e sperimentazione”.