Comunicato stampa del 4 maggio 2015
Nata per sostenere lo startup d’impresa nel campo delle scienze della vita, oggi Fondazione Toscana Life Sciences (TLS) fa questo e molto altro. A partire dal coordinamento di tutte le progettualità strategiche di settore promosse dalla Regione Toscana, dal Distretto tecnologico al nuovo ITS sulle biotecnologie industriali, dal Cluster nazionale Scienze della Vita al progetto “Toscana Pharma & Device Valley”. Con quali risultati lo dice il bilancio consuntivo 2014, approvato il 30 aprile a Siena dal Cda dell’ente no profit a partecipazione pubblico privata che conta tredici soci su base regionale. In particolare, il 2014 ha visto TLS proseguire nel ruolo di facilitatore di impresa e crescere in quello di fornitore di servizi ad alto valore aggiunto, sia nel fatturato che nel numero di aziende ed enti di ricerca pubblici e privati esterni che scelgono la struttura toscana per attività di consulenza, utilizzo delle piattaforme tecnologiche e supporto alla ricerca.
I numeri dell’incubatore. Nel 2014 hanno fatto ingresso nell’incubatore Noxamet e Toscana Formazione, oltre all’affiliazione di Bakker Medical e Bird. Ad oggi hanno trovato ”casa” in TLS 15 aziende di R&D e servizi, e 16 imprese e organizzazioni affiliate, di cui 4 gruppi di ricerca no profit, 3 istituzioni di supporto alle attività di ricerca, una società di formazione professionale, 2 società di servizi e 6 imprese focalizzate su attività di R&D. Andando ad osservare i principali indicatori di produttività, il trend positivo delle incubate e affiliate è proseguito sia per ciò che riguarda le attività tecnico/scientifiche, sia per la componente di sviluppo del business. Nel 2014 il personale è aumentato di quasi il 4%, arrivando a 170 addetti, che salgono a 200 con il personale e i collaboratori di TLS; sono stati pubblicati 36 articoli scientifici; siglati 32 tra collaborazioni, accordi e licenze, con un incremento del 20% rispetto al 2013; i prodotti lanciati sul mercato hanno raggiunto, dall’inizio dell’operatività di TLS, quota 90; i servizi erogati dalle imprese sono stati 16, tra cui consulenze per la biosicurezza, analisi sierologiche per sperimentazioni cliniche, data management, fino alla realizzazione di applicazioni mobile personalizzate per il settore medical care. Per quanto riguarda i finanziamenti, dalle imprese e dalle altre organizzazioni incubate o affiliate sono stati attratti complessivamente 3,8 milioni di euro raggiungendo cumulativamente quota 53 milioni dal 2007, mentre il fatturato complessivo generato nel 2014 è stato pari a 3,7 milioni di euro.
Tls, dal supporto alla ricerca ai servizi conto terzi. Nel 2014 le attività di service sono cresciute significativamente rispetto a quelle di incubazione, sia in termini di accesso diretto alle piattaforme tecnologiche e alle strumentazioni, sia come attività conto terzi. In particolare, i servizi offerti da TLS sono stati: profiling molecolare, messa a punto e validazione di metodi analitici, test biologici in vitro e in vivo. Complessivamente, le entrate da incubazione e servizi sono state di oltre 1,9 milioni di euro, in crescita rispetto al 2013. In collaborazione con l’Ufficio “UVaR” distaccato a Firenze, TLS ha continuato anche l’attività di supporto al sistema della ricerca regionale, soprattutto sul fronte della protezione della proprietà intellettuale, gestione e valorizzazione dei risultati della ricerca e supporto per l’avvio al processo di industrializzazione. Nel campo delle malattie orfane, l’impegno di TLS è continuato grazie alla prosecuzione del progetto finanziato da Telethon, così come sono andate avanti per tutto il 2014 anche le attività di divulgazione e di formazione della cultura scientifica e imprenditoriale e dell’ innovazione negli istituti superiori della provincia di Siena, realizzate anche in collaborazione con partner pubblici e privati.
Il coordinamento dei progetti regionali. Passa ed è passato da Toscana Life Sciences anche il coordinamento di tutte le progettualità regionali nel settore delle scienze della vita. Un ruolo di collaborazione e supporto tecnico e scientifico che è proseguito nell’ambito del Distretto Toscano Scienze della Vita, di cui TLS è coordinatore, e del Cluster nazionale, e che ha trovato nuovo slancio con il progetto “Toscana Pharma & Device Valley”. Particolarmente rilevanti sono state anche le azioni di networking e creazione di partnership internazionali culminate, tra l’altro, nel riconoscimento a TLS, come coordinatore del Distretto, della Bronze Label come cluster europeo di eccellenza. Alcuni dati aggregati relativi alle oltre 190 aziende aderenti danno il “peso” del Distretto nell’economia regionale: oltre 11.000 addetti di cui circa 1.400 impegnati in attività di R&S, oltre 5,5 miliardi di fatturato complessivo. Una presenza imprenditoriale forte, a cui corrisponde una domanda di formazione professionale specifica. Nascerà con questo obiettivo un nuovo Istituto tecnico Superiore (ITS) con focus sulle scienze della vita, una scuola ad alta specializzazione tecnologica che Fondazione Toscana Life Sciences sta contribuendo a far nascere come soggetto fondatore.
Il commento del presidente Fabrizio Landi. “Toscana Life Sciences ha dimostrato, in questi anni, di essere un partner estremamente qualificato e versatile in ogni ambito di attività su cui è stata chiamata a misurarsi dai soci. Penso al sostegno alla creazione di impresa in un settore in cui l’accesso alle strumentazioni e alle piattaforme tecnologiche è un alto valore aggiunto per le startup che fanno ricerca e servizi; penso alla capacità dimostrata nel ruolo di facilitatore e coordinatore di tante progettualità dove conta saper fare rete, generare collaborazioni, stare al passo con gli scenari europei e le dinamiche internazionali. TLS lavora in questa direzione, cercando di ‘seminare’ cultura d’impresa innovativa, favorire i processi di trasferimento tecnologico e il dialogo tra università e imprese, mettere a sistema tutte le progettualità che riguardano le scienze della vita. Come Fondazione senza scopo di lucro, la nostra missione non è quella di generare profitto, ma di lavorare al servizio del territorio affinché si creino investimenti e valore, in termini di progresso della ricerca, innovazione, posti di lavoro, futuro”.