La Cina è più vicina. Startup italo cinese entra in Toscana Life Sciences

E’ la prima impresa a entrare nell’edificio della ex Siena Biotech. Obiettivo: assumere 40 persone in tre anni

SIENA – Guarda alla Cina la nuova startup entrata a far parte dell’incubatore Toscana Life Sciences, prima impresa a fare il suo ingresso nell’edificio ex Siena Biotech dopo la presa in gestione da parte della Fondazione TLS. Aseptic Pharmaceutical Tecnologies (APT) è il nome dell’impresa che, da Siena, progetterà e svilupperà impianti di nuova generazione per la ripartizione di prodotti iniettabili che saranno, successivamente, realizzati in Cina. L’idea imprenditoriale, infatti, si articola su due livelli: quello senese, di progettazione e sviluppo, e quello cinese, con la costruzione del polo produttivo API (Aseptic Pharmaceutical Industry). Zhongda è il nome del gruppo di riferimento del progetto, mentre la città del Paese asiatico che dialogherà con il territorio senese è Qinhuangdao, che si trova nella provincia dell’Hebei, a circa 300 chilometri a est della capitale Pechino. Il progetto prevede, inoltre, un centro per la formazione di tecnici specializzati per la realizzazione, il controllo e la gestione degli impianti. I servizi del gruppo, la tecnologia e il modello produttivo saranno proposti in tutto il mondo.

Siena farà anche da “testa di ponte” per gli impianti forniti dall’azienda al di fuori del continente asiatico e per tutte le attività di engineering dedicate al trasferimento dei prodotti farmaceutici. Una missione che potrà essere portata avanti grazie al supporto delle strutture e delle risorse messe a disposizione da parte del gruppo cinese. L’obiettivo del management di APT, che ha siglato ufficialmente il contratto di incubazione con TLS lo scorso 15 luglio, è di raggiungere le 40 unità di personale nei prossimi tre anni. La startup, che si sta insediando negli spazi dell’incubatore di via Strada Petriccio e Belriguardo, conta su capitali italo cinesi, ma le professionalità coinvolte saranno tutte italiane.

“In questo progetto abbiamo unito l’esperienza ventennale nel settore di un gruppo di professionisti – spiega Claudio Bechini, vicepresidente della cinese API e consigliere delegato della startup italiana APT – insieme a chi poteva darci la giusta energia per mettere in atto un percorso di forte innovazione. Energia che, unita all’opportunità offertaci da TLS, ci danno una reale e solida possibilità di crescere rapidamente, creando un’azienda dove il valore principale risiederà nelle persone e nell’espressione della loro capacità. Alimenteremo il suo motore attraverso un centro di formazione da cui usciranno giovani tecnici, sia italiani che cinesi, altamente specializzati nella gestione di impianti complessi. Metteremo insieme la tecnologia con le risorse umane formate per valorizzarla al meglio”. “Il nostro è un progetto ponte – conclude Bechini – che parte da un territorio come la Cina, dove non solo ci sono ancora spazi enormi di crescita e grande recettività, ma anche “energie” disponibili che possono dare la giusta spinta alle idee e alle professionalità italiane per affrontare sfide oggi difficili se pensate senza le giuste sinergie e i necessari investimenti”.

“Per noi è molto importante investire anche su attività che operano in ambiti complementari, in questo caso la progettazione di impianti farmaceutici – sottolinea Andrea Paolini, direttore generale di Fondazione Toscana Life Sciences – perché ci permette di lavorare sull’intera catena del valore, dalla ricerca alla produzione fino alla formazione, creando servizi, facendo crescere l’indotto, offrendo opportunità. Riuscire a interloquire con importanti partner stranieri, come nel caso del gruppo cinese che ha scelto di investire in APT, è un’interessante occasione per creare dei fruttuosi canali di collaborazione su altre progettualità innovative”.