Cinque donne al servizio della qualità: Linneus approda in TLS

Come nasce Linneus?
Rita Pecorari, Ceo dell’azienda – La nostra società nasce nel 2020 in piena pandemia ma erano oramai più di 20 anni che alcune di noi lavoravano in ambito consulenziale come libere professioniste. Esisteva già, dunque, un team di lavoro, o un network come mi piace definirlo, che con varie competenze assolutamente tecniche e regolatorie riusciva a dare un servizio a 360 gradi alle aziende che si occupano di prodotti per la salute come integratori alimentari, cosmetici e Medical Device. Il comune denominatore è sempre stato il “Botanical” e del resto anche il nome Linneus si rifà al nome del botanico che tra i primi si occupò della classificazione e nomenclatura binomiale delle piante. Non so se avete mai fatto caso che il nome latino delle piante termina sempre con una lettera e spesso questa lettera è rappresentata da una L maiuscola che sta appunto per Linneo, in latino Linnaeus, ovvero Carolus Linnaeus medico e botanico considerato appunto padre della moderna  tassonomia con cui gli organismi viventi vengono classificati.

Di cosa vi occupate?
Rita Pecorari, Ceo dell’azienda – Linneus si occupa di dare assistenza a tutta la filiera che va dall’approvvigionamento, alla formulazione, produzione e vendita di prodotti per la salute ovvero integratori alimentari, cosmetici, Medical Device e sostanze classificate come profumatori di ambiente e prodotti per il settore Pet Care (animali da compagnia).  Molte di noi hanno una importante expertise e conoscenze scientifiche sui Botanicals. E adesso queste materie prime le troviamo in tanti ambiti commerciali essendo espressione di un approccio green, naturale e di ecosostenibilità. Come capita spesso, però, in contesti di grande attualità e tendenza, che necessariamente interessano tanti players esperti di mercato, finanza, business, il rischio è che venga a meno l’approccio più importante e cioè quello basato sulle  competenze scientifiche. Il settore dei Botanicals in particolare è ormai  molto commerciale ma poco credibile e quindi il sistema normativo sta cercando di colmare questo enorme gap allargando il concetto di qualità anche agli aspetti di legalità e commerciabilità. Il nostro lavoro, quindi, consiste proprio nell’aiutare a ridurre questo gap ma con l’esplosione di prodotti naturali per il benessere già da tanti anni commercializzati senza controlli non è facile. E’ comunque arrivato il momento di intervenire in quanto le norme stanno diventando sempre più stringenti e molti players non sono ancora pronti, rischiando pertanto di non poter più vendere tanti prodotti non più conformi ai nuovi regolamenti comunitari. Non a caso abbiamo deciso di trasformare il nostro network in società strutturata in quanto nel 2020 si sono affacciate sul mercato ancora più aziende che sfruttando la massiccia richiesta di prodotti naturali contro Covid-19 (da immunostimolanti, antivirali e disinfettanti) ci hanno chiesto un supporto regolatorio ancor prima che tecnico-scientifico.

Quanti siete nel team e che tipo di competenze contraddistinguono i vostri professionisti?
Chiara Baccellini, senior consultant settore integratori alimentari – Siamo 5 socie, tutte donne laureate in CTF, farmacia e biologia. Ci avvaliamo inoltre della collaborazione di altri 7 colleghi per un team complessivo di 12 persone. Gran parte di noi vengono dal mondo dell’industria con esperienze acquisite sul campo, chi in produzione, chi in controllo qualità chi in ricerca e sviluppo. Alcune vengono dal mondo universitario e quindi con competenze più di ricerca. Tutte comunque appassionate e molto motivate.

Considerando i diversi ambiti di intervento delle vostre attività, quanto è importante la conoscenza normativa e la componente regolatoria in questi settori?
Grazia Angrisani, senior consultant settore cosmetici e sostanze pericolose – Il core business della Linneus è sicuramente l’assistenza regolatoria che è la richiesta prioritaria che riceviamo dalle aziende. Visto la complessità della norma non esiste azienda, dalla più piccola a quella più grande, che non abbia bisogno di un supporto regolatorio: anche laddove già esista  un ufficio regulatory interno è frequente e forte il bisogno di aggiornamento. Gli scambi con il Ministero della Salute sono costanti e ultimamente stanno diventando importanti e necessari confronti e richieste con la Commissione Europea ed EFSA autorità europea sulla sicurezza alimentare.

Cosa vi permette di fare la differenza rispetto ai vostri competitors?
Alice Caroscioli, senior consultant settore qualità, HACCP e certificazioni – Sicuramente il nostro team che in tempi rapidi e con competenza fornisce risposte alle diverse richieste ed esigenze dei clienti e, soprattutto, ci distinguiamo per la capacità di personalizzare la consulenza che viene quindi strutturata sulla base delle reali necessità di ogni realtà produttiva. Siamo costantemente presenti e ogni cliente viene seguito da una figura senior che poi si avvale dell’aiuto dei vari junior. Esiste quindi una gerarchia ma assolutamente snella, interattiva, dove ciascuno ha la possibilità di contribuire alla crescita della Linneus in quanto crediamo che tutti sono importanti e in grado di dare il loro contributo in relazione alle proprie capacità. E’ quindi una struttura molto dinamica dove sono stati abbattuti tutti quei formalismi che solitamente non migliorano ma rallentano i flussi di scambio.

In particolare, il progetto sui botanicals vi vede coinvolti già da tempo insieme alla Fondazione TLS al di là del rapporto di incubazione. E’ così?  Barbara Barlozzini, senior consultant valutazione materie prime, alimenti per animali,  – Si esatto. La nostra tipologia di azienda, costituita da professionisti che vengono dal mondo scientifico, necessita di un supporto analitico e di studio per approfondimenti al fine di colmare quelle carenze tipiche del nostro settore, come già ampiamente spiegato. C’è tanta ricerca da fare e soprattutto controllo qualità e per questo abbiamo trovato nella Fondazione TLS il nostro migliore interlocutore. Analizzare e studiare i Botanicals non è facile, si tratta di organismi complessi e quindi gli estratti utilizzati come ingredienti sono sempre caratterizzati da una molteplicità di molecole difficili da comprendere ed analizzare. Lo studio di tali prodotti richiede un approccio critico e grande capacità di rielaborazione e interpretazione che non troviamo in nessun laboratorio privato in quanto troppo limitato da logiche aziendali e commerciali e, spesso, nemmeno le università fanno al caso nostro in quanto troppe prese dalla ricerca di base e comunque con tempi di risposta non idonei alle esigenze di aziende sempre più dinamiche e innovative.

Quali prospettive future per la società?
Rita Pecorari – Ceo dell’azienda -Le conoscenze di analisi applicata della Fondazione, unite alla dotazione di strumentazione all’avanguardia e la possibilità di effettuare studi con modelli biologici in vitro o in silico sono aspetti per noi di grande arricchimento in quanto ci danno la possibilità di mettere a disposizione dei clienti tutta una serie di risorse che permetteranno di dare qualità e rigore scientifico a un settore troppo spesso legato a regole puramente commerciali.

Perché avete scelto di unirvi a TLS?
Rita Pecorari – Ceo dell’azienda – TLS rappresenta per noi il partner ideale e speriamo di costruire insieme un grande progetto che sia di riferimento per tutte le aziende che vogliono finalmente lavorare in qualità e fornire un prodotto sicuro ed efficace.