Con l’arrivo di Lonza, Siena punta sempre di più sulle terapie del futuro a base di nanoparticelle, gli esosomi

Servizi integrati per aziende pharma e biotech, un team altamente qualificato e un dialogo stretto con il territorio. Questa la ricetta illustrata da Davide Zocco, Site Head di Lonza.

Con la recente acquisizione di Exosomics Spa da parte del gruppo svizzero Lonza, sbarca a Siena una realtà leader mondiale tra le CDMO (Contract Development Manufacturing Organization), partner di numerose aziende farmaceutiche internazionali nel lungo e complesso percorso che porta dalla ricerca e sviluppo della molecola alla finalizzazione di una terapia per i pazienti. Ne abbiamo parlato con Davide Zocco, Site Head del sito di Siena e Head of Exosomes Development in Lonza. 

 

Di che si occupa Lonza?

Lonza supporta le aziende Pharma e Biotech sia nella fase di R&D sia nel process development e nella produzione secondo standard cGMP con la finalità di portare il farmaco in commercio. Il gruppo Lonza ha quattro diverse divisioni: Biologics, che si occupa di anticorpi monoclonali ed altri farmaci biologici; Small Molecules, che si occupa di farmaci classici di sintesi chimica; Capsules & Health Ingredients, che sviluppa tecnologie per il rilascio controllato del farmaco nell’organismo e Cell & Gene, di cui fa parte il gruppo di Siena, che si occupa dello sviluppo di farmaci a base cellulare e virale, e più recentemente di esosomi. Si tratta di una società multinazionale, nata in Svizzera nel 1890, che è cresciuta tantissimo negli ultimi decenni diversificando il business, e che oggi fattura oltre 5 miliardi di franchi svizzeri all’anno.

 

E, in particolare, cosa fate a Siena?

A Siena noi copriamo le fasi R&D e Process Development a supporto di aziende che vogliono sviluppare farmaci a base di esosomi. Si tratta di terapie davvero innovative; per rendersi conto basti pensare che il livello di innovazione nello sviluppo del farmaco è equivalente, se non superiore, alla novità portata nel settore dei vaccini dalla tecnologia a mRNA. Il team senese, composto da circa 15 persone, si occupa dunque di esosomi con impiego terapeutico e fa parte della business unit “Cell & Gene” di Lonza impegnata nel supporto allo sviluppo di molte terapie del futuro come cellule staminali, CAR-T, vettori virali per malattie genetiche rare, gene editing con CRISPR-CAS9. Al momento si tratta di uno dei settori più promettenti e di maggiore sviluppo nell’ambito della medicina.

Perché proprio gli esosomi e perché Siena?

Non c’è altra CDMO al mondo, in questo momento, che stia puntando così tanto sugli esosomi come Lonza; come dicevo gli esosomi rappresentano una grande innovazione in medicina, sia in diagnostica che in clinica. Tant’è che oltre l’investimento fatto a Siena, l’azienda ha appena investito significativamente per l’acquisizione di una CMF (Clinical Manufacturing Facility) per la produzione di esosomi in GMP a Boston (USA). Il team di Siena e quello di Boston stanno già lavorando a stretto contatto e la collaborazione non potrà che crescere in futuro. In particolare, qui a Siena c’era già un grande know-how nell’ambito degli esosomi che ha permesso di aggiungere un tassello importante nell’offerta di servizi di Lonza. Va considerato, infatti, che Lonza aveva già scelto di investire a Siena, in Exosomics Spa, nel 2017: proprio in questi anni è stato costruito insieme il team di professionisti che oggi è confluito quasi interamente in Lonza.

Che tipo di competenze caratterizzano il vostro team e potrebbero, dunque, essere richieste a Siena?

L’intero settore in generale richiede competenze altamente qualificate da un punto di vista tecnico-scientifico. A ciò vanno aggiunte competenze manageriali o vicine ai processi industriali e buone doti di comunicazione e divulgazione scientifica, dal momento in cui ci si trova inseriti in contesti che competono su scala internazionale. Questo tipo di profili, oggi, non può prescindere anche da esperienze all’estero. Va però considerato che sono altrettanto importanti stabilità e fidelizzazione delle competenze, che più raramente si trovano in luoghi con un’alta capacità attrattiva ma anche elevato turnover nel settore. In questo il territorio può svolgere un ruolo davvero determinante, in termini di capacità di coltivare e trattenere i talenti ma anche di possibilità di creare una rete di collaborazioni trasversali tra il sistema della ricerca, della formazione e dell’industria che sia proficua sia per il singolo che per le società che vi si trovano.

Quali obiettivi e quali prospettive future?

A Siena Lonza persegue l’obiettivo di far crescere un team tecnico di alto livello, ben radicato sul territorio. L’azienda ha infatti riconosciuto qui una situazione di stabilità con forti prospettive di crescita e ha deciso di investire. Per il futuro, infatti, non si escludono ulteriori investimenti se le risposte da parte del mercato e del territorio saranno incoraggianti. Inoltre, sarà fondamentale stringere collaborazioni, attraverso un dialogo continuativo con altri attori, in primis con il sistema universitario. A questo punto possiamo comprendere anche il ruolo attivo di Toscana Life Sciences in questo processo di crescita e sviluppo della società a Siena, se consideriamo il ponte che TLS può rappresentare nel legame con il territorio, nella creazione di nuove e sempre più strategiche collaborazioni e come facilitatore di un’eventuale crescita futura non solo nell’ambito della ricerca ma anche in termini di process development e manufacturing.