The BioArte: il pronto intervento molecolare specializzato sul microbiota

Conosciamo meglio The BioArte, realtà innovativa nel settore della ricerca biomolecolare con una alta specializzazione sul microbiota che da qualche settimana è entrata a far parte delle aziende affiliate al bioincubatore della Fondazione Toscana Life Sciences. Per raccontare la storia e i principali progetti dell’azienda con sede a Malta abbiamo intervistato Manuele Biazzo, CEO e co-Founder di The BioArte.

Dottor Biazzo iniziamo dalla vostra storia.  

The BioArte è stata fondata nel 2020 su iniziativa mia, Manuele Biazzo, italiano, e di Christian Duchow, tedesco. Si tratta di una realtà innovativa nel campo della ricerca biomolecolare con un’alta specializzazione sul microbiota. Conoscenze approfondite, tecnologie all’avanguardia e un team di lavoro costantemente aggiornato sugli ultimi risultati della ricerca scientifica contraddistinguono l’azienda, che ha sede a Malta. Grazie al BioArte Institute for Sustainable Industrial Biotechnology, i risultati della ricerca dell’azienda godono di una diffusione globale.

Di cosa vi occupate?

Ci occupiamo di analisi e correlazione clinica microbiota umano (e non). Abbiamo sviluppato una piattaforma genomica integrata e innovativa per descrivere e caratterizzare il microbiota. Aggiungiamo a tutto questo un pannello di analisi completo per la salute del corpo, un rapporto completo di esami per controllare l’integrità intestinale e sistemica e una consulenza con il Microbiota Clinical Expert. Non siamo solo un laboratorio diagnostico, siamo sempre profondamente coinvolti nella ricerca nel campo del microbiota. Per questo motivo, il nostro servizio si basa su anni di ricerca ed esperienza nel settore. I nostri risultati si basano sugli studi più recenti, e il software utilizzato è continuamente aggiornato con le ultime scoperte. Inoltre, non avrete un solo risultato, ma proponiamo un follow-up che si occupa delle esigenze anche per i mesi successivi. Il microbiota è diverso per ciascuno di noi e anche le conseguenze di uno stato disbiotico. Per questo motivo, una sola analisi non è sufficiente per valutare profondamente il tuo intestino, abbiamo introdotto una strategia di monitoraggio basata su diverse raccolte di campioni nel tempo.

 

Quali le principali collaborazioni?

Tra i progetti sviluppati in sinergia con alcune delle principali istituzioni mi fa piacere ricordare l’Università di Siena, con la Professoressa Annalisa Santucci per lo sviluppo di nuovi agenti antimicrobici, caratterizzazione postbiotici su modelli cellulari; le attività con GenomeUp (sempre affiliata a TLS), per lo sviluppo di machine learning su correlazione clinica di profili microbiota. Collaboriamo, inoltre, con l’Ospedale Bambino Gesu’ (Prof. Lorenza Putignani), per le analisi microbiota nasale in casi pediatrici covid19; con lo Sbarro research Organisation (Philadelphia) per la caratterizzazione di composti anti tumorali e con il St Thomas Hospital di Malta per gli studi clinici covid19. Insieme a Nanopharm (an Aptar company) sviluppiamo nuove formulazioni per delivery nasale di molecole innovative.

 

 

Perché Toscana Life Sciences? Quali i bisogni e le aspettative?

Avendo sviluppato un sistema diagnostico all’avanguardia lo stiamo ora utilizzando per identificare nuovi biomarkers microbioci che possano svilupparsi in innovative ipotesi di trattamento, dal covid19 alla neurodegenerazione. La Fondazione TLS garantisce grandi opportunità per aziende come la nostra, in quanto offre servizi che sono un valore aggiunto alle nostre analisi di routine e un panel di collaboratori che possono collaborare nei nostri programmi di ricerca futuri.