Il futuro dell’Its Vita: “Una scommessa vinta, anche in pandemia”

Il Governo Draghi, tramite il Pnrr, finanzierà con ulteriori 1.500 milioni nei prossimi 5 anni gli Its. Una vera e propria rivoluzione attende il mondo della formazione tecnica specializzata. Dopo undici anni di esperimenti a livello nazionale, gli Its si preparano a vivere una nuova stagione.  Si chiamano Istituti Tecnici Superiori, rilasciano un Diploma di V°Livello European Qualifications Framework” e si occupano della formazione professionalizzante in 6 aree tecnologiche diverse, tra Efficienza energetica, Mobilità sostenibile, Nuove tecnologie della vita, Nuove tecnologie per il made in Italy (Servizi alle imprese, Sistema agro-alimentare, Sistema casa, Sistema meccanica, Sistema moda), Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo. Alla vigilia di questa importante riforma abbiamo fatto il punto con Stefano Chiellini, direttore della Fondazione VITA – ITS “Nuove tecnologie per la vita”, l’Istituto Tecnico Superiore nato per formare figure professionali altamente specializzate nelle life sciences.

Direttore Chiellini, iniziamo dalla storia della Fondazione Vita.

L’ITS “Nuove tecnologie per la vita” è nato nel 2015 dalla collaborazione tra Regione Toscana, MIUR, imprese, Università e Centri di ricerca. Ha tra i suoi soci fondatori la Fondazione Toscana Life Sciences, i tre atenei toscani e le grandi imprese del territorio, come GSK, Menarini, Kedrion, Marchesini, Deka M.E.L.A.. L’ITS Vita gestisce i corsi ad alta specializzazione tecnologica nei settori farmaceutico, biotecnologico e biomedicale e da qualche mese siamo anche capofila del nuovo Polo tecnico professionale (PTP) per le nuove tecnologie della vita, istituito dalla Regione Toscana. E’ stato un percorso di accreditamento impegnativo, ma anche molto stimolante e oggi siamo fieramente alla guida della filiera, forti del ruolo di riferimento, costruito in questi anni, nel mondo della formazione tecnico-specialistica nel campo delle scienze della vita e dell’information technology. Siamo, inoltre, accreditati come agenzia Formativa e abbiamo ottenuto dal 2018 la Certificazione di qualità ISO 9001/2015.

Il premier Mario Draghi nel suo discorso di insediamento aveva parlato degli ITS, inserendoli tra i progetti nel Pnrr. Un riconoscimento importante per formazione professionalizzante. Cosa ne pensa?

Il sistema ITS è sicuramente un’arma vincente per il rilancio e la crescita del sistema produttivo, che potrà incidere in maniera importante su tutte le filiere economiche di sviluppo del nostro Paese. È importante però che la volontà di tale investimento vada di pari passo con una visione strategica nazionale industriale, con la quale si possa amplificare il valore della formazione professionalizzante, “sfruttandone” l’esperienza fino ad oggi maturata e calibrando le competenze richieste dal mondo del lavoro in maniera capillare e puntuale. Solo così potremo godere appieno delle reali potenzialità di questo sistema, che a mio parere non è stato sfruttato per quanto siano le sue reali possibilità.

Gli investimenti del Governo sul sistema Its intendono raddoppiare il numero degli iscritti che al momento non tocca i quindicimila. Parlando di numeri, quali sono le performance dell’Its Vita?

Dal 2015 a oggi sono stati finanziati 16 corsi ITS dei quali 3 in ambito biomedicale, 5 per l’automazione  farmaceutica, 6 per il sistema qualità del processo farmaceutico e 2 nell’ambito dell’ICT. Ha diplomato 141 ragazzi, dei quali  il 79% ha trovato lavoro a cui si aggiunge un 10% di diplomati che ha deciso di proseguire con un percorso di studi universitario. Al di là dei numeri, che sono comunque importanti, credo fermamente che il vero punto di forza sia stato quello di aver creato un canale di ascolto diretto con il mondo delle imprese. Abbiamo raccolto le esigenze del mercato del lavoro, direttamente interfacciandoci con le imprese e abbiamo cercato di costruire percorsi didattici sempre più aderenti alle richieste del mercato del lavoro. In questo modo abbiamo assicurato ai nostri studenti opportunità lavorative reali.

L’anno scolastico si avvicina. Quale sarà la vostra proposta formativa?

I nuovi corsi in partenza sono tre: BYTE21 Tecnico Superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi software; PROFARMABIO 21 Tecnico superiore per l’automazione dei processi produttivi nel settore farmaceutico e biotecnologico e BIOQUALTECH21 Tecnico superiore per il sistema di qualità di prodotti e processi a base biotecnologica. I corsi inizieranno entro il prossimo 30 ottobre 2021 e sono rivolti a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 30 anni. La formula è ormai quella nota: 1.800 ore di formazione di cui 1.000 ore tra aula e laboratorio e 800 ore di stage presso le principali aziende del mondo life sciences. Tutti i percorsi sono in chiave Industria 4.0 con una particolare attenzione alle tecnologie abilitanti, sempre più richieste dalle imprese del nostro settore.

La formazione dell’ITS Vita non si fa solo sui banchi di scuola. Tra i progetti più innovativi che avete realizzato in questi anni c’è il V.I.T.A. Lab, il Laboratorio di Realtà Virtuale e Aumentata. Ci può raccontare di che si tratta?

Il laboratorio è  nato da un progetto finanziato da Regione Toscana, sviluppato in partenariato con Fondazione Toscana Life Sciences e Università di Siena. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Eccellenza di Scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena,  e al Dipartimento di Eccellenza di Biotecnlogie, Chimica e Farmacia di Università di Siena è stato possibile creare un Laboratorio di Realtà Virtuale e Aumentata specificatamente dedicato all’esplorazione e all’applicazione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 nell’ambito delle Life Sciences. Il laboratorio ha lo scopo di formare i tecnici del futuro, attraverso strumentazioni altamente tecnologiche, applicazioni software e realtà immersiva con le quali poter interagire in un ambiente simulato in totale sicurezza per garantire un’attività di formazione professionalizzante utile a formare tecnici in chiave 4.0. Tra i plus ci sono sicuramente gli strumenti ad alto contenuto tecnologico, come gli Oculus Quest, Hololens 2 e i Proiettori olografici. Ma anche la possibilità di utilizzare uno scanner 3D che permette la virtualizzazione degli ambienti di lavoro, formando e riqualificando sia gli studenti che il personale delle aziende all’interno degli ambienti in cui andranno a operare e permettendo loro di fare direttamente un’esperienza immersiva.

Sempre parlando di progetti di rete. L’its vita quest’anno è stato anche promotore di una Summer School dedicata al mondo delle applicazione dell’intelligenza artificiale nelle Scienze della Vita. Ci può parlare di questa esperienza?

La Summer School è nata dalla collaborazione fra SAIHub, Fondazione Vita e Università degli Studi di Siena con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Siena. La prima edizione, di qualche settimana fa, è stata soprattutto una scommessa. Una lucida follia, perché non era facile, soprattutto in un momento difficile come quello della pandemia e dopo quasi due anni di DAD, organizzare un ulteriore momento di formazione in presenza per gli studenti delle scuole superiori. Siamo molto soddisfatti della partecipazione: sono stati oltre 80 i ragazzi delle quarte classi delle superiori della provincia di Siena che hanno scelto di partecipare. Sono state due settimane di full immersion con lezioni ed esperienze uniche come quelle legata alla scoperta della Realtà Virtuale e Aumentata del V.I.T.A. Lab e dell’Università di Siena e dei suoi ambienti. Una prima esperienza, che speriamo di poter proseguire negli anni futuri, sempre nell’ottica di potenziare le forme di orientamento consapevole dedicate agli studenti e alle famiglie.

L’Its Vita è una realtà formativa sempre più interconnessa con imprese e istituzioni. Quali le sinergie attivate e quali sono le eventuali novità sul fronte delle collaborazioni.

In questi anni la nostra realtà, per venire incontro alle esigenze del mondo del lavoro, accreditandosi oltrechè come ITS anche come agenzia formativa, ha attivato 2 percorsi IFTS e 2 corsi per il Bando Strategico della filiera Chimico-Farmaceutica, come specializzazione post laurea. Questo maggior impegno ci ha portato a siglare importanti accordi quadro con la Rete Nazionale ITS Scienze della Vita, l’Università di Siena, Federmanager, Farmindustria, Azienda U.S.L. Toscana Sud-Est, Fondazione Don Gnocchi e il Polo Universitario Grossetano. Tanti sono stati i progetti, le collaborazioni e le sinergie. Tutte fondamentali per costruire un ponte tra la formazione e il mondo dell’impresa. L’augurio è che si possa rafforzare sempre di più il legame di fiducia con le aziende e le istituzioni regionali. Per il futuro stiamo lavorando proprio in questa direzione per rafforzare la conoscenza dei percorsi dell’ITS Vita sia tra i ragazzi, che nelle loro famiglie, oltre che tra i manager delle principali realtà imprenditoriali del nostro territorio. Sono certo che potenziando la partecipazione dei vari stakeholder al processo di apprendimento e orientamento si potranno ottenere ancora maggiori soddisfazioni.