Naturale e innovativo è possibile: dalla tecnologia applicata al sapere delle piante nasce Innbiotec Pharma

Da febbraio 2021 affiliata a TLS, Innbiotec Pharma è una giovane azienda toscana nata nel 2015 come spin-off dell’Università di Firenze. Ce la raccontano così il Prof. Gianfranco Liguri, Presidente e Chief Innovation Officer, e il Dr. Oliviero Giusti, Chief Executive Officer. Anima universitaria il primo e anima imprenditoriale il secondo, sono legati da una lunga amicizia anche professionale e oggi impegnati nel progetto di portare nel mondo l’innovazione naturale made in Italy in ambito salute.

Come nasce Innbiotec e perché?

Liguri – Inizialmente si chiamava Solosale, nata grazie a un gruppo universitario parte del Dipartimento di Scienze Biochimiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze con l’intento di valorizzare i frutti del lavoro svolto in 15 anni di ricerche. Da sempre siamo stati convinti che fosse importante colmare il gap che esiste tra la conoscenza scientifica e l’offerta di soluzioni per la salute, con particolare riferimento a soluzioni che trovano le loro basi già in natura e che con l’aiuto della tecnologia possono rispondere in modo innovativo ai bisogni di salute.

Giusti – Per oltre 20 anni mi sono occupato di diagnostica e poco più di un anno fa sono entrato in Innbiotec, trasferendo la sede della società da Firenze ad Arezzo. Oggi siamo circa una decina di persone con know-how ed esperienze molto diverse nel campo medico-scientifico ed economico.

 

Com’è l’azienda oggi e di cosa si occupa nello specifico?

Giusti – Oggi abbiamo due anime, una di business e una di Ricerca & Sviluppo: la prima si occupa della commercializzazione sul mercato di 3 linee diverse (integratori nutraceutici; integratori sportivi e integratori skin e hair care), con 19 prodotti in tutto, mentre la seconda ricerca nuove soluzioni a partire da molecole presenti in natura, occupandosi dell’importante processo di sviluppo e dei test clinici di questi composti. Siamo principalmente impegnati nel trattamento di malattie neurodegenerative (Alzheimer e demenza senile), delle malattie del fegato e respiratorie (COVID19 e polmoniti acute) e ci avvaliamo di importanti collaborazioni con Università italiane e centri di ricerca italiani e stranieri. L’area R&S è il motore di tutto e crediamo molto nella spinta che può dare all’innovazione futura in questo campo. Basti pensare che dal 2015 a oggi abbiamo investito 5 milioni di euro in attività di ricerca e sviluppo.

Liguri – Abbiamo all’attivo 15 brevetti nazionali e internazionali e 2 molecole molto innovative. Nel 2017 abbiamo fatto il nostro ingresso sul mercato europeo degli integratori con un prodotto per il trattamento dei disturbi cognitivi e comportamentali dell’Alzheimer a base di Oleuropeina e Glutatione biodisponibile, frutto del grande lavoro fatto negli anni dal mio gruppo presso l’università di Firenze sullo sviluppo e brevettazione del processo industriale per la produzione dei tioesteri di glutatione, composti efficaci nel contrastare i danni cellulari prodotti dai radicali liberi. Ma la nostra offerta include anche composti farmaceutici, prodotti dermo-cosmetici e dispositivi medici.

 

Perché questa vocazione naturale?

Liguri – Perché in natura esistono già molte delle soluzioni che cerchiamo, sia che si pensi all’uomo sia che ci si riferisca alle piante. Chiaramente le conoscenze e le tecnologie acquisite nel tempo sono oggi un elemento distintivo nello sviluppo di queste soluzioni e determinano la reale possibilità di proporre un prodotto innovativo. Si pensi alla Oleuropeina, un composto polifenolico che si trova  nella polpa, nel  nocciolo e nelle foglie dell’olivo, che ha dimostrato effetti benefici sulla riduzione dello stress ossidativo e dello stato infiammatorio, importante per la prevenzione di alcune patologie come diabete, neurodegenerazione, malattie cardio-circolatorie. Tutti i nostri prodotti hanno origine naturale (non contengono OGM né componenti di derivazione animale), alla quale segue un processo di sintesi organica per il quale ci affidiamo a una spinoff dell’università di Urbino, oltre che essere prodotti completamente made in Italy, frutto di lunghi studi fatti dai laboratori di ricerca dell’Università di Firenze.

Che tipo di impegno vi vede attivi sul fronte del COVID19?

Giusti –  In particolare sul COVID19 siamo impegnati con l’ospedale San Raffaele di Milano nella conduzione di uno studio che indaga l’impiego della combinazione delle nostre due molecole nell’evitare lo stato infiammatorio a carico dei polmoni. Si tratta di un’attività in corso per la quale stiamo facendo importanti approfondimenti anche sul fronte della ecotossicologia.

Perché TLS?

Giusti – Siamo in un momento di sviluppo aziendale davvero importante per il quale l’integrazione e lo scambio con una realtà come la Fondazione TLS è fondamentale e ci mette nelle condizioni di poter attivare diverse attività anche in sinergia con altre realtà e laboratori che già fanno parte del vostro ecosistema. Ci sentiamo un’azienda profondamente toscana. Tutti i nostri soci sono toscani e vogliamo veramente portare i nostri valori “dalla Toscana al mondo”-