Trasferimento tecnologico: perseguire un ruolo sempre più strategico all’interno di una politica nazionale che ci veda protagonisti anche in Europa

Contributo di Andrea Paolini, Direttore Generale di Fondazione TLS

 

Un tema rilevante sul quale da anni si è aperto un fervido dibattito è quello della creazione di un sistema nazionale del trasferimento tecnologico (TT) e della possibilità di avere un unico ente di riferimento nazionale con un’adeguata dotazione economica. Un’iniziativa molto attesa a tutti i livelli ma che necessita di una visione strategica di medio/lungo periodo unita a un pragmatismo operativo che consideri potenzialità e limiti del nostro sistema. Da qui si deve ripartire per ambire a un sistema inclusivo ma adeguatamente selettivo, basato su un modello a rete fortemente coordinato per ambiti di interesse strategico come ci chiede anche l’Europa. Immagino un sistema di TT flessibile e “reattivo”, che garantisca maggiore equità e distribuzione evitando polarizzazioni del sistema nazionale e, tornando alla componente culturale, un cambio di paradigma: chi si candida a farne parte non lo fa per chiedere risorse ma per investire in un progetto che ci veda tutti protagonisti. 

Per TLS, su questo fronte, possiamo portare l’esempio dell’Ufficio UVaR che con i suoi 11 anni di esperienza può pienamente candidarsi come ’nodo’ di una rete che vuole supportare i territori nelle loro strategie di sviluppo all’interno di una politica nazionale che ci veda protagonisti anche in Europa.

UVaR e la valorizzazione della ricerca

L’ufficio UVaR (Ufficio per la valorizzazione della ricerca farmaceutica e biomedica) di TLS ha sede a Firenze, presso la Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale di Regione Toscana, ed è costituito da 8 persone qualificate, che presentano un background scientifico e competenze tecniche nell’ambito del trasferimento tecnologico e della protezione della proprietà intellettuale. Lavorando a fianco del personale della Regione, UVaR si occupa tra le altre cose di trasferimento tecnologico, ovvero supporta tutto quanto proviene dalla ricerca e l’innovazione del sistema sanitario e universitario in ambito di scienze della vita e che deve essere utilizzato anche in ottica di trasferimento alle imprese. Il team di UVaR accompagna il progetto di ricerca nell’espressione delle sue potenzialità: che possono essere un brevetto, ma anche una partnership finalizzata allo sviluppo o la nascita di una start up innovativa. L’ufficio studia il posizionamento di mercato, cosa fanno i concorrenti, cosa serve  perché il progetto possa svilupparsi nel migliore dei modi.

Inoltre, Uvar supporta l’assessorato regionale anche su alcuni tavoli europei, che hanno a che fare con network di interesse strategico e, conseguentemente, con finanziamenti di rilievo nell’ambito delle scienze della vita. Ciò finalizzato a creare l’opportunità di essere protagonisti del nuovo programma Horizon Europe, attraverso la valorizzazione del ruolo della Regione e delle eccellenze presenti sul nostro territorio.

Accordo rinnovato per il 2021-23

I 4,2 milioni in tre anni (1,4 milioni l’anno) stanziati dalla Regione Toscana per Fondazione TLS hanno come finalità proprio il supporto alla valorizzazione della ricerca farmaceutica e biomedica. Questo stanziamento deliberato dalla Regione la settimana scorsa  ha come destinatario proprio l’ufficio UVaR, un progetto messo in piedi nel 2009 dalla Regione stessa con TLS, nato dalla lungimiranza dell’allora assessore alla salute Enrico Rossi, che decise non solo di finanziare i progetti di ricerca del sistema sanitario e universitario  ma anche di mettere a loro disposizione una struttura tecnica in grado di supportarne la valorizzazione, un concetto che include anche il tema del trasferimento tecnologico.