I corsi di ITS Vita sono dedicati ai giovani tra i 18 e i 30 anni. Vantano tassi di inserimento, per le scorse edizioni, davvero eccezionali. C’è tempo per iscriversi fino al 16-18 ottobre.

 

APRONO I BANDI ITS VITA

La Fondazione ITS Vita apre i bandi per 4 corsi altamente professionalizzanti che cominceranno a ottobre. Dedicati ai giovani tra 18 e 30 anni, ogni corso ospiterà 25 studenti che seguiranno un percorso di 4 Semestri per un totale di 2.000 ore di cui 1.200 frontali/laboratoriali e 800 di stage in azienda. I corsi sono cofinanziati nell’ambito di Giovani Sì, il programma di inclusione giovanile della Regione Toscana.

 

Si tratta dei corsi:

BIOQUALTECH19 (tecnico superiore per il sistema di qualità di prodotti a base tecnologica) – scadenza iscrizioni: 16/10/19

PROFARMABIO19 (tecnico superiore per l’automazione dei processi produttivi nel settore farmaceutico e biotecnologico) – scadenza iscrizioni: 17/10/19

BYTE19 (tecnico superiore per lo sviluppo dei sistemi informativi aziendali) – scadenza iscrizioni: 18/10/19

 

ITS VITA, PERCORSI FORMATIVI E NUMERI

ITS Vita organizza questi corsi individuando in primis i fabbisogni delle aziende, soprattutto nella filiera farmaceutica delle scienze della vita. Così si crea una relazione molto stretta tra il comparto educativo e produttivo. In questa maniera è possibile co-progettare i percorsi didattici più adatti al contesto economico, coinvolgendo scuola, impresa ed enti vari.

 

Questo modus operandi ha portato ITS Vita a vantare statistiche invidiabili. Il tasso di inserimento dei diplomati si attesta attorno al 76%, mentre arriviamo all’80% considerando chi ha continuato la formazione in Università. Ad oggi la Fondazione ha concluso 4 corsi ITS, pur nascendo solo a settembre del 2015, e sono 60 i ragazzi diplomati nei primi tre percorsi, nel 2017.

Il percorso Profarmabio sull’automazione del processo biotecnologico, che si è concluso per ultimo a dicembre del 2018, parla chiaro: il 90% dei discenti ad oggi è occupato, mentre solo il 10% all’Università: nessuno risulta inattivo. Un successo caratterizzato dal crescente coinvolgimento delle aziende, che hanno capito la reale potenzialità di questo strumento.

 

 

“La nostra società è oramai da tempo improntata su modelli formativi che faticano stare al passo della velocità di espansione e sviluppo del reparto aziendale; basti pensare al tema Industria 4.0, che è sempre più attuale e le competenze legate ad esse sempre più richieste – afferma Stefano Chiellini, neo direttore della Fondazione VITA – Il successo Nazionale del modello ITS sta proprio nell’aver collegato il reparto aziendale con quello formativo, mettendo sullo stesso piano conoscenze, competenze e abilità. Purtroppo manca ancora la conoscenza di tale modello e spesso non viene percepito come una reale opportunità di lavoro, ma bensì come una seconda scelta. Il nostro staff si prodiga costantemente per incontrare sempre più ragazzi e famiglie partendo dalle scuole e cercando di orientare le loro scelte in base ad una consapevolezza nel loro futuro”.