Lo ha annunciato martedì 15 luglio l’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni. Si tratta di 14,6 milioni provenienti dai fondi Par Fas per il sistema pubblico della ricerca e resi disponibili dalla Regione Toscana e da Miur e Mise per stimolare processi di innovazione nel campo delle scienze della vita in un’ottica di filiera.
Saranno finanziati progetti di ricerca da svilupparsi in partenariato fra centri di ricerca pubblici e privati, aziende ospedaliero-universitarie e con la partecipazione delle imprese più innovative dei settori strategici toscani. Gli ambiti disciplinari di ricerca sono le neuroscienze, la chirurgia minimamente invasiva e robotica, oltre a biorobotica e simulazione chirurgica, le malattie rare e “orfane” e le nuove frontiere della medicina personalizzata e preventiva.
I beneficiari del bando sono le aziende ospedaliero-universitarie del Servizio sanitario regionale toscano, gli enti del Servizio sanitario regionale con sede in Toscana che svolgono istituzionalmente attività di ricerca (ISPO e Fondazione Toscana Gabriele Monasterio) e gli organismi di ricerca pubblici o privati aventi sede legale o operativa nel territorio della Regione Toscana.
I progetti dovranno essere realizzati con la partecipazione di almeno una piccola impresa appartenente ai settori strategici toscani, ma tali imprese non potranno beneficiare né direttamente né indirettamente dei finanziamenti FAS.
I progetti di ricerca e sviluppo devono avere un costo totale non inferiore a 800.000 euro e non superiore a 5 milioni. I fondi saranno utilizzati per contributi in conto capitale a fondo perduto per attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzate dagli enti beneficiari.
FONTE: Toscana Notizie