Liquidweb capofila di BrainHuRo, avatar robotico per pazienti tetraplegici

 

Cuore del progetto è il sistema Brain-computer interface (BCI) sviluppato da Liquidweb e già alla base di Braincontrol. L’obiettivo in questo caso non è conquistare un nuovo mondo, ma riacquistare un’indipendenza comunicativa e motoria di cui si è stati privati. Un robot umanoide potrà infatti essere di aiuto a chi è affetto da patologie come tetraplegia, Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Sclerosi Multipla e distrofie muscolari di varia natura nello svolgimento di gesti quotidiani come andare “virtualmente” in giro per casa, osservare il tramonto dalla finestra o interagire con i propri cari.

Il software che permette all’utente di interfacciarsi con il proprio avatar è Braincontrol, una sorta di joystick mentale che consente il controllo del computer tramite il pensiero. Ad oggi è disponibile in commercio il comunicatore (Braincontol v1.0) certificato come dispositivo CE medicale di classe I, che include un frasario e un selettore sì/no. Una soluzione che riempie un vuoto tecnologico per pazienti che hanno abilità cognitive intatte, ma che non sono in grado di muoversi e comunicare neppure con l’ausilio di altre tecnologie assistive (es. eye-tracking), stadio chiamato “locked-in”.

Braincontrol v1.0 rappresenta il primo step di un percorso più ampio che ha l’obiettivo finale di far superare disabilità non solo comunicative, come testimonia il risultato appena raggiunto con BrainHuRo. Il progetto, iniziato nel gennaio 2013, è sostenuto da POR CREO FESR 2007-2013 (Programma Operativo Regionale Competitività regionale e occupazione del Fondo Europeo di Sviluppo regionale).